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Sotto il cielo islandese con Cristina

Viaggio nordico tra paesaggi incantati

Prima di partire per un nuovo viaggio, nonostante io conosca la destinazione, ho un’idea nella mia mente, un pensiero e delle immagini.

Ovviamente appena arrivo molte cose diventano reali, a volte anche meglio della mia immaginazione… questa è l’Islanda.

 

Quando sono arrivata a Reykjavík mi aspettavo una grande città difficile da girare; invece, è una città molto tipica sul mare, con un lungomare che la circonda, palazzi moderni e, in alcune zone, case senza tetto… perché senza tetto? Perché hanno il riscaldamento a tetto che scioglie le nevi!

Fan..ta..sti..ci.

 

Il centro è ricchissimo di negozi tipici e di gadget dell’Islanda, i forni hanno vetrine piene di paste e brioche tipiche islandesi, con dei profumi…

Salendo incontri la via conosciuta come Rainbow street per via dell’arcobaleno sulla strada; è la via che ti porta alla chiesa luterana più famosa dell’Islanda, per la sua forma ed anche eccentricità, dal nome impronunciabile (per gli italiani) Hallgrímur. E’ una bellissima chiesa dalla forma triangolare che sale fino al cielo con la punta: noi siamo saliti nei balconi sulla cima e abbiamo visto tutta la città dall’alto; consiglio questa salita a pagamento, perché poi non si avrà un’altra possibilità!

Parliamo anche del clima: a Marzo, quando sono arrivata, c’era il sole, ma fuori di sicuro facevano 12/15 gradi. Gli Islandesi, che hanno la pelle di cuoio, erano fuori in braghette corte e mezze maniche a giocare a calcio… noi col piumino.

 

Fortunati per le giornate di sole, nel pomeriggio siamo andati alla Sky Lagoon. Beh, fantastico: è uno dei centri termali vicini alla città, con acqua termale caldissima in un enorme bacino all’aperto, tra le rocce nere. E’ come essere in una piscina a sfioro sul mare: entri in costume con i tuoi 10 gradi esterni, ti immergi e sei in un altro mondo. La cascata è una specie di sauna, c’è persino il bar in acqua dove ti bevi un flut di vino e via con i brindisi: troppo forte!

Il giorno dopo siamo partiti per il Golden Circle con la nostra guida italiana (sarda) che vive lì, molto molto bravo. Ci ha portati subito a vedere la Cascata di Gullfoss: veramente spettacolare, ma un vento freddo incredibile; oltre al piumino, avevo cuffia, cappuccio, sciarpa e guanti, ma per far le foto ci vogliono quelli con il touch nelle dita… che freddo, però che bellezza.

 

Lo stesso giorno siamo andati a vedere uno dei Geyser che si trova nella zona. Dopo circa 10/15 minuti dal laghetto che gorgoglia, parte il Geyser con tutta la sua forza: se c’è vento bisogna fare attenzione a dove si aspetta, perché ci si bagna come dei pulcini… e sì, ci siamo bagnati.

Tappa successiva: Vik, piccolo paesino che si trova nella parte sud. Non troppo lontano facciamo una passeggiata sulla spiaggia nera famosissima: cosa dire, appena arrivi diversi cartelli con indicazioni ben precise su cosa fare e cosa non fare in spiaggia, poiché questo mare impetuoso è molto ingannevole e un’onda lunga e risacca ti può portare via, ma la spiaggia è bellissima. Una grotta alle spalle e guardi il mare in tempesta, sulla fiancata delle montagne, e queste forme geometriche tipo cubi di roccia che sembrano fatte a mano. Bellissima!

 

Pranziamo sul lago Jokulsarlon e non vedo mica arrivare dei piccoli iceberg? Incredibile, dal ghiacciaio che scivola verso il lago si staccano dei piccoli iceberg che scendono giù e si infrangono sulla costa; sono proprio loro che formano la bellissima spiaggia dei diamanti, spiaggia nera con tanti pezzi di ghiaccio che sembrano diamanti… senza parole.

Il giorno dopo si parte in 4×4 per il ghiacciaio Vatnajukkol, con i ramponi sopra gli scarponcini. Dopo una bella passeggiata sulla neve si entra nella grotta di ghiaccio: insomma, camminiamo sotto questo corridoio dentro il ghiaccio, e dove si sta sciogliendo si vedono il cielo, il ghiaccio intorno e noi stessi.

 

Nel pomeriggio, escursione alla bellissima cascata di Svartifoss. Questa cascata rende l’idea del paesaggio islandese, di cui non ho ancora parlato: l’Islanda è una terra selvaggia e arida, spesso nuvolosa, con vulcani attivi e pochissime piante ed animali; ma io l’ho amata subito, sarà perché ti sembra di trovarti tra cielo, terra e fuoco. Le montagne sembrano degli altopiani da cui cadono queste cascate a strapiombo in verticale, dietro vedi il ghiacciaio, giri la testa e c’è subito il mare.

 

Non è facile descrivere questa terra, passi attraverso una tormenta di neve, giri la curva e c’è il sole. Insomma, una terra con tanti contrasti ma bellissima. Purtroppo non abbiamo visto l’aurora boreale in questa occasione, ma abbiamo visto l’Islanda… e a me è bastato.

Cristina